Ancora una novità per l’intervista della rubrica Eccellenze Vesuviane di marzo: per la prima volta protagonista una associazione. E chi meglio di Vesuvio Natura da Esplorare poteva essere chiamata in causa!
Gli elementi ci sono tutti: l’amore per il Vesuvio con la sua natura e la sua storia, la professionalità ed il sapere di un gruppo di persone che ha deciso di lavorare per riportare il nostro vulcano nei circuiti turistici e didattici con un’offerta che mette insieme tanti punti di interesse grazie anche al contributo delle varie anime di cui si compone l’associazione, l’orgoglio di contribuire ad una nuova stagione di sviluppo turistico e di consapevolezza circa le potenzialità del territorio vesuviano.
L’intervista che viene fuori è a più voci per evidenziare lo spirito collettivo e di gruppo che è una delle forze propulsive di Vesuvio Natura da Esplorare. Siamo sicuri che dopo aver letto l’intervista li contatterete subito per scoprire i meravigliosi itinerari alla scoperta del Vesuvio! Buona lettura.
Wesuvio: Come nasce l’idea di mettere il Vesuvio e la natura intorno ad essa al centro del vostro progetto? E’ più un percorso maturato nel tempo o una “folgorazione”?
Giulia Pugliese (Presidente e Guida Vesuvio Natura da Esplorare):
Un po’ tutti noi siamo legati alla Natura ed al Vesuvio in modo particolare. Anche se l’associazione è nata solo nel 2013 alle spalle ci sono più di dieci anni di esplorazioni, passeggiate, visite guidate, che hanno stretto molti di noi in un legame indissolubile con il territorio. Vivere il Vesuvio è diverso da guardalo in foto o in cartolina, e noi siamo qui proprio per fungere da chiave per mostrare e fare in modo che si possa osservare, la sua incredibile natura.
Ciro Cascone (Segretario e Guida Vesuvio Natura da Esplorare) :
Non è nessuna delle due cose in particolare, il nostro progetto nasce in modo quasi naturale, sentiamo il bisogno di difendere e valorizzare questa terra che ci appartiene, è come se un po’ della lava del Vesuvio scorresse nelle nostre vene. Molti di noi siamo vesuviani, abbiamo avuto la fortuna di nascere in un territorio unico al mondo, bellissimo e martoriato allo stesso tempo, e siamo convinti che solo attraverso la conoscenza e la diffusione della nostra natura, storia e cultura, può iniziare un processo che porti alla rinascita del Vesuvio che ha delle potenzialità incredibilmente grandi che purtroppo non vengono sfruttate.
Wesuvio: Il nucleo portante della vostra associazione è costituito da Guide Ufficiali ed Esclusive del Parco Nazionale del Vesuvio: parlateci di questa figura.
Giulia Pugliese:
La figura di “Guida ufficiale ed esclusiva del Parco” è presente all’interno Piano del Parco. E’ un operatore turistico, in possesso del titolo ufficiale di guida del parco, che possiede una conoscenza approfondita delle caratteristiche del territorio, condivide le politiche di protezione e valorizzazione delle aree naturali protette e costituisce un’interfaccia tra i visitatori e l’area protetta e ne veicola i valori.
Le guide oggi in possesso del titolo hanno vinto un concorso bandito nel ambito del PIT Vesevo – POR Campania 2000-2006, che ha previsto un anno di corso ed il superamento di un esame finale. Tuttavia, in seguito al conseguimento del titolo, nulla è stato fatto da parte dell’Ente Parco per la gestione delle guide, una risorsa formata che, se utilizzata bene, sarebbe stata l’ operatore turistico come suddetto, costituendo una fonte di ricchezza per il Parco ed i suoi usufruiti, che avrebbe contribuito a portare, a nostro avviso, un forte sviluppo turistico dell’area. Oggi il Parco si ritrova un servizio al cittadino ed al turista grazie solo ad i nostri sforzi, che dal primo all’ultimo sono stati fatti esclusivamente con le nostre forze!
Wesuvio: Quali sono le vostre attività principali?
Gianluca Iovino (Socio e Guida Vesuvio Natura da Esplorare):
Le nostre attività si esplicano principalmente sul campo con i nostri soci, turisti e scolaresche. Questo permette ai nostri utenti di vivere un rapporto diretto con la natura del Vesuvio, in costante e continua immersione in quelli che sono gli aspetti più suggestivi ed emozionanti del Parco, dalle colate laviche ricoperte di licheni dai colori più svariati, ai verdi boschi di lecci ai panorami mozzafiato delle terrazze naturali del Monte Somma e del Cratere con le sue fumarole. Questo ci rende innanzitutto felici di poter condividere le bellezze naturali, la storia ed il folklore e poter spiegare e raccontare tutto ciò che si nasconde dietro un panorama dal punto di vista dei Sistemi Naturali.
Wesuvio: Le vostre attività coinvolgono spesso il mondo della scuola realizzando un lavoro di educazione scientifica davvero interessante; quali sono le motivazioni alla base di questa scelta?
Ciro Cascone:
Possiamo tranquillamente affermare che riponiamo le speranze di un futuro migliore nell’educazione dei bambini, saranno loro gli adulti del domani, saranno loro che prenderanno le decisioni e gestiranno le risorse malandate che gli siamo consegnando. L’educazione dei più giovani è per noi fondamentale per questo le nostre attività coinvolgono soprattutto il mondo scolastico. L’educazione scientifica e soprattutto quella ambientale, sono le giuste chiavi di lettura, utili a sensibilizzare le nuove generazioni sui delicati equilibri ambientali dai quali noi dipendiamo totalmente. Solo la consapevolezza del nostro ambiente può portare a migliorare le nostre azioni quotidiane e ad una maggior responsabilità. E poi è sempre molto bello e divertente passeggiare con tanti bambini in natura, facendogli osservare con altri occhi, le bellezze e le ricchezze della nostra natura, che ormai non sono più abituati a cogliere.
Giulia Pugliese:
La nostra mission è promuovere attraverso il fare manipolativo e l’esperienza diretta in campo, la conoscenza, l’amore ed il rispetto per la Natura, coinvolgendo gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, attraverso un esperienza di gruppo interattiva, che stimoli la curiosità e la fantasia dei ragazzi, al fine di avvicinarli al contesto naturale attraverso un esperienza di gruppo interattiva e stimolante. Crediamo fortemente che l’esperienza in campo sia un mezzo chiave per rendere gli alunni più partecipi, non solo delle bellezze naturalistiche, ma anche della storia e della cultura del territorio, rivelandosi utile per rendere gli alunni consapevoli delle realtà esistenti e fare della esperienza vissuta il legante tra la teoria e la pratica. Comprendere la Natura in modo diretto e pratico, infatti, può essere un esperienza affascinante se si focalizza come obiettivo il far nascere “il tarlo” della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze.
Gianluca Iovino:
E’ semplice: crediamo che il lavoro di educazione scientifica ed ambientale che realizziamo con studenti di tutte le età permetta di far scoprire la bellezza e la delicatezza degli ecosistemi e che questo sia un ottimo metodo affinché la tutela dell’ambiente non sia soltanto nelle mani degli operatori tecnici, ma possa passare nelle mani e nelle menti delle future generazioni, attraverso il suscitare l’emozione della scoperta della Natura. Crediamo che così la tutela dei diversi ambienti – non soltanto del Vesuvio, ma in tutto il Pianeta – diventi un comportamento spontaneo, “naturale”, nato attraverso l’amore per il “Verde”, per la Natura.
Wesuvio: Per le scuole, ma non solo, è attivo il vostro spazio dedicato al mondo della mineralogia; come è organizzato questo spazio e cosa vuole offrire al visitatore?
Gianluca Iovino:
Il Vesuvio è Natura a 360°, ed essendo un Vulcano tra i più complessi e variopinti dal punto di vista geologico presenta una varietà di specie minerali veramente importante. Abbiamo realizzato quindi un Museo dei minerali vesuviani e un’aula didattica che permette ai visitatori di vedere e toccare con mano quella che è l’incredibile varietà di forme e colori che un vulcano può offrire, ampliando così la percezione che si ha della Natura, non soltanto quindi riferita a boschi, piante erbacee e componenti faunistiche ma anche a quello che di bello si “nasconde” nelle rocce.
Stefano Vergaglia (Vicepresidente e Guida Vesuvio Natura da Esplorare- Responsabile LabAMV):
Abbiamo creato un ambiente polifunzionale organizzato in due ambienti, nel primo si da ampio spazio alle attivita didattico manipolative, ma anche alla presentazioni di eccellenze eno gastronomiche ed attività culturali. Nel secondo ambiente si assiste ad un ampia esposizione di minerali vesuviani di grande importanza ed anche a un corollario di fossili ed altre pietre da tutte le parti del mondo;un ampia selezione di curiosità naturalistiche con le quali entrare in contatto diretto, certamente un occasione da non perdere.
La struttura è anche dotata di punto vendita dove poter acquistare minerali tipici e prodotti dell’artigianato tipico.
Wesuvio: La vostra associazione opera in un contesto, il Parco Nazionale del Vesuvio, che nasce con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e la biodiversità del territorio che si stende intorno al vulcano; sulla base delle vostre esperienze quali sono i pregi ed i difetti di questa istituzione?
Stefano Vergaglia:
Il 1995 è l’anno dell’istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio,una data importante che segna la nascita non solo di una serie di linee confine, ma la nascita di un territorio fatto di natura e di persone, gli abitanti dei comuni del parco. Tra i pregi di quest’istituzione possiamo riscontrare tutta una serie di iniziative volte a preservare il territorio che rappresenta un bene comune da difendere, tra i difetti invece sono da attribuire alla forse troppa distanza tra l’istituzione da quei piccoli problemi quotidiani ,come ad esempio la pulizia della strada che porta al cratere, che rappresenta un biglietto da visita di cui faremo tutti volentieri a meno.
Wesuvio: Le attività che proponete si rivolgono anche ai turisti che arrivano nell’area vesuviana. Qual è, visto dalla vostra prospettiva, la situazione del turismo e della fruizione turistica dell’area vesuviana? Incontrate delle difficoltà specifiche da questo punto di vista?
Gianluca Iovino:
Per quanto riguarda il turismo in effetti si riscontrano una serie di problemi legati alla fruizione ed alla valorizzazione di tutto il territorio del Parco.
Continua a persistere sul Vesuvio un turismo “mordi e fuggi” che porta alla visita soltanto del Cratere lasciando completamente dimenticati sentieri dagli scenari unici come la Valle dell’Inferno o le piacevoli passeggiate della Riserva Forestale o sentieri ottimi dal punto di vista didattico come quello di Pollena. Inoltre l’accesso al Cratere avviene quasi unicamente da Via Osservatorio del comune di Ercolano, sovraccaricando questa e gli spazi di un gran numero di autobus di gruppi precostituiti di tutte le nazionalità che non sempre hanno comportamenti adeguati in un Parco Nazionale. Il turismo sul Cratere è e continua ad essere una grande risorsa che permette di far conoscere meglio il Vulcano più noto al mondo, ma nei periodi di minore afflusso scarseggiano i servizi per il turista; inoltre la strada d’accesso, nonostante la realizzazione di una serie di sculture che arricchiscono la salita dei turisti in autobus, continua ad essere uno spettacolo indecoroso a causa della maleducazione dei cittadini e dell’incuria da parte delle istituzioni.
Wesuvio: Che ingredienti mettereste in una ipotetica ricetta per rilanciare il turismo vesuviano?
Ciro Cascone:
La nostra idea di turismo si contrappone un po’ con la situazione attuale, che purtroppo non ha mai portato ad un reale sviluppo del territorio. Crediamo innanzitutto che il turismo vesuviano debba essere più “accogliente”, la nostre proposte devono allettare i turisti, in modo che non vengono solamente a visitare il gran cono e poi vanno via. Noi vorremmo far vivere totalmente il territorio ai visitatori, renderli protagonisti di un esperienza globale, che li accompagni in tutti i percorsi naturalistici, storici, culturali, enogastronomici che il nostro territorio può offrire. Per fare questo la nostra proposta è quella di creare una rete, nella quale più professionalità diverse, più gestori di attività e servizi, collaborino tra di loro in serenità. (non so se mettere questo: la ricetta prevede anche un sistema di trasporto migliorato, con l’istituzione di un servizio navetta che si occupi di prelevare e accompagnare i turisti, e che lasci un po’ più libere le strade all’interno del parco)
Wesuvio: Che itinerario ci consigliate per questo mese di marzo tra quelli che avete in programma? E cosa avete in serbo per la primavera che verrà?
Gianluca Iovino:
Per il mese di Marzo la nostra Associazione ha in serbo una serie di escursioni tematiche chiamate “Vesuvio Cooltour”. Esse prevedono uscite su 5 diversi sentieri del Parco per scoprirne la storia eruttiva e quella dei relativi insediamenti umani dalla romanità, con l’eruzione di Pompei e l’avventura di Spartaco fino a periodi più recenti, passando per gli eremiti, i briganti ed i Borboni nei siti dove le attività del Vesuvio sono meglio visibili attraverso gli strati geologici e particolari strutture e su quei sentieri che hanno visto la presenza delle comunità umane alle sue pendici.
Questo ciclo di escursioni si chiuderà con il periplo completo del bordo craterico, per scoprire e raccontare l’eruzione del 1944 da uno scenario veramente unico.
Per la primavera abbiamo in mente mille sorprese, con le nostre gare di Ecorienteering, le nostre escursioni al tramonto o notturne, le serate di Psicomagia e gli assaggi di prodotti tipici da fare immersi in Natura.
Vi consigliamo di seguirci sul nostro sito vesuvionatura.it o sulla nostra pagina facebook Vesuvio Natura da Esplorare, dove comunichiamo tutte le nostre iniziative con le relative indicazioni per parteciparvi
Wesuvio: Ultima curiosità: recentemente avete collaborato con Alberto Angela per una puntata di “Ulisse – Il piacere della scoperta”: come è nata questa collaborazione? Come è stato contribuire al lavoro di uno dei più grandi divulgatori scientifici e storici italiani?
Giulia Pugliese:
Il team di “Ulisse – il piacere della scoperta” era alla ricerca di un luogo da cui effettuare delle riprese che rendessero l’idea di quella che era la visuale del Vesuvius da Pompei nel I sec. d.C, per la realizzazione della puntata in onda a novembre 2014 che ha trattato l’eruzione del 79 d.C.. Da quello che ci hanno raccontato, dopo una lunga trafila volta alla ricerca di considerazione dall’Ente, hanno trovato infine il nostro contatto e subito ci siamo messi a disposizione. Il Corpo Forestale dello Stato e tutti i suoi operatori sono stati anch’essi fondamentali nella fase logistica e organizzativa, contribuendo alla realizzazione di un lavoro fantastico. E’ stata una delle esperienze più belle, non solo perché abbiamo avuto la possibilità di interfacciarci con una personalità quale quella di Alberto Angela, naturalista e grande divulgatore, ma anche perché abbiamo incontrato persone stupende che lavorano con passione, serenità e tanta professionalità. E’ stata un occasione per imparare, per relazionarci con persone davvero speciali e siamo anche molto felici di aver contribuito, almeno un poco, alla realizzazione di un documentario che ha raggiunto i maggiori massimi di ascolto della stagione, in cui è il nostro territorio, ricco di storia e di bellezza, da fare da protagonista. E di questo siamo molto fieri.
Gianluca Iovino:
In Alberto abbiamo scoperto una persona simpatica ed alla mano, culturalmente preparatissima ma anche umile e pronta al confronto al fine di reperire quante più informazioni possibili ed integrarle nelle sue spiegazioni.
E’ stata una emozione fortissima parlare e poter dire la propria opinione con uno divulgatore e personaggio televisivo che probabilmente – insieme al padre Piero – ha contribuito alla nascita della voglia di diventare Naturalisti per scoprire e raccontare il Mondo.
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