Poggiomarino è una cittadina situata nella parte sud-orientale delle terre all’ombra del Vesuvio, si potrebbe definire la città di confine tra l’area vesuviana e l’agro sarnese. Una cittadina che può vantare una storia lunga oltre tremila anni.
Come e’ noto per la maggior parte delle terre del meridione d’Italia, anche Poggiomarino ha antiche origini elleniche. Si ha notizia, infatti, che il primo popolo che si stanziò in questa area fu quello dei Sarastri, popolo che fu anche descritto da Virgilio in una delle opere miliari della letteratura classia, l’ Eneide.
L’ insediamento dei Sarrastri risale all’età del Bronzo, circa al 1600 a. C., arrivo avvenuto a seguito della loro emigrazione dal Peloponneso. La genesi del loro nome è strettamente collegata al fiume Sarno. In seguito ad ingenti opere di bonifica, i neo-insediati diedero nome Sarno al corso d’ acqua presente in quella zona ed, in suo omaggio, si appellarono Sarrastri, cioè “Figli del Sarno”.
I primi abitanti della zona di Poggiomarino furono poi costretti a trasferirsi altrove (dando vita, ad esempio, a Pompei) a causa di un forte alluvione, che arrivò quasi a seppellire di fango il centro abitato originario.
Rifererendoci invece alla storia più recente, una data rilevante è quella del 1592, anno nel quale si diede inizio all’ opera di costruzione del canale “Conte di Sarno”, il quale veniva impiegato per fornire l’acqua ai mulini dislocati su Torre Annunziata appartenenti alla famiglia Tuttavilla.
L’eruzione del Vesuvio del 1631, segnò in maniera sostanziale il destino di Poggiomarino. In occasione di tale nefasto evento poi molte genti si trasferissero dalle pendici del vulcano alla zona in cui attualmente essa sorge. In quell’epoca la proprietà della città passò dai Tuttavilla alla famiglia dei De Marinis, dalla quale il borgo prese successivamente il nome.
Facendo invece rifermento ai più significativi eventi della sua storia ancor più vicina ai giorni nostri, è doveroso ricordare l’annessione della città al Regno d’Italia, avvenuta nel 1861. Tale periodo viene anche ricordato per lo sviluppo in questa area (come per molte altre aree del Meridione) del fenomeno del brigantaggio. Si assistette infatti a scontri molto violenti tra l’esercito sabaudo ed i fuorilegge.
Altro anno importante, ricordata con orgoglio dai cittadini di Poggiomarino, è quello del 1906, quando il borgo venne reso accessibile dalla Ferrovia Circumvesuviana, con le linee Napoli-Pompei-Poggiomarino e Napoli-Ottaviano-Sarno.
Nei ricordi di molti anziani del luogo è oggi ancora vivo il vissuto del periodo della Seconda Guerra Mondiale. Periodo duro, in particolare a seguito della firma dell’armistizio di Cassibile dell’otto settembre del 1943. L’intera valle del Sarno, Poggiomarino inclusa, durante il conflitto fece da sfondo a feroci combattimenti tra i nazifacisti e gli Alleati.
Il popolo di Poggiomarino risultò duramente segnato dal conflitto. I tedeschi, durante la ritirata, distrussero e devastarono molte abitazioni, procurando danni ingenti ai civili e segnandone in molti casi negativamente il destino.
Un pensiero su “Poggiomarino: una storia antichissima risalente all’Età del Bronzo”
una sola obiezione,il brigantaggio del periodo di annessione, non può più essere inteso come un’accezione negativa ma bensì come fenomeno di ribellione e difesa del territorio in quella occupazione violenta che fu.