Il 2019 è stato un anno importante per l’archeologia vesuviana e per la valorizzazione di alcuni tra i più interessanti patrimoni culturali dell’area e dell’Italia intera. Il 19 settembre del 2019 infatti ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra Pompei oltre le mura – le ville di Terzigno all’ombra del Vesuvio presso il MATT – Museo Archeologico Territoriale di Terzigno, evento che ha avuto grande risonanza accendendo i riflettori su quella che può considerarsi la nuova frontiera dell’archeologia alle falde del Vesuvio. Tra i reperti inseriti nella mostra uno di quelli che ha riscosso maggiore interesse è lo splendido Larario, affresco riservato al culto domestico delle divinità protettrici della casa, rinvenuto nel giugno del 1997 presso gli ambienti cucina della cosiddetta “villa 6” dell’area di Cava Ranieri a Terzigno e successivamente sottoposto a diversi interventi di restauro conservativo e restitutivo. Gli affreschi di questo Larario sono di certo tra i più importanti e meglio conservati di tutta l’area vesuviana.
Il 29 gennaio 2020 esso, assente per un periodo di prestito temporaneo alla mostra temporanea Pompei e Santorini – L’eternità in un giorno presso le Scuderie del Quirinale a Roma, è rientrato al MATT per essere posizionato nella nuova Sala del Larario. Durante la cerimonia di apertura di questo nuovo spazio espositivo all’interno del giovane Museo territoriale di Terzigno hanno manifestato grande soddisfazioni tutte le componenti istituzionali e gli stakeholders territoriali. A tal proposito il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo ha tenuto a sottolineare la grande soddisfazione per “[…]aver investito come Ente Parco Nazionale del Vesuvio su questo progetto che ha visto la realizzazione del MATT – Museo Archeologico Territoriale di Terzigno grazie alla stretta collaborazione con il Comune di Terzigno e con il Parco Archeologico di Pompei si stanno iniziando ad avere risultati di presenze molto interessanti e questo testimonia la crescita di una forte domanda di cultura e di fruizione di siti culturali e turistici sul nostro territorio. Tutto ciò si inserisce nel più ampio disegno del “Grande Progetto Vesuvio” con il quale stiamo riqualificando la rete sentieristica del Parco e la valorizzazione dei siti naturali che deve camminare di pari passo con quella dei siti archeologici e museali come questo di Terzigno”. L’intervento del direttore generale del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna ha corroborato questa tesi.
Il rientro del Larario è da ritenersi un ulteriore, importante passo per l’ampliamento dell’interesse verso le aree vesuviane meno battute dai flussi turistici di massa e per il rafforzamento dell’operazione di scoperta e riscoperta dei numerosi siti che godono ancora di ridotta fruizione al fine di presentare ad un pubblico sempre più ampio tanti veri e propri scrigni vesuviani che attendono solo di essere valorizzati al meglio.