ARCHEOLOGIAPIANA DEL SARNOPOMPEISenza categoria

I mestieri e la quotidianità nell’Antica Pompei

Pompei, la celebre città romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., offre un’incredibile finestra sulla vita quotidiana nell’antichità. Le rovine scoperte nel corso degli scavi archeologici hanno rivelato una grande varietà di mestieri e professioni che erano fondamentali per il funzionamento della città. Grazie alle iscrizioni, ai reperti e alle strutture rinvenute, è possibile ricostruire l’ambiente lavorativo e le attività che caratterizzavano la città prima della sua distruzione.

L’artigianato e le professioni manuali

Pompei era un centro vivace di artigianato, con numerosi laboratori dedicati alla produzione di beni per l’uso quotidiano. Tra i mestieri più comuni vi erano quelli legati alla lavorazione del ferro, del bronzo, del legno, della ceramica e del vetro.

  • Fabbri e metalmeccanici: I fabbri erano essenziali per la produzione di attrezzi, armi e utensili in ferro. Alcuni laboratori, come quello del “fabbro di Pompei”, sono stati rinvenuti in ottime condizioni e mostrano la complessità e la specializzazione del mestiere.
  • Vasi e ceramiche: La produzione di ceramiche era un settore fondamentale per Pompei. La città era nota per la qualità dei suoi vasi, piatti e oggetti decorativi. I ceramisti lavoravano con diverse tecniche, tra cui la pittura a mano e la modellazione.
  • Legno e mobili: I falegnami erano particolarmente richiesti per costruire mobili, porte, finestre e strutture in legno. Molti resti di questi oggetti sono stati scoperti durante gli scavi, mostrando l’elevata qualità dei prodotti realizzati.
  • Vetri e mosaici: La produzione di vetro era un altro mestiere di Pompei, sebbene non ampiamente documentato come altri. Tuttavia, alcuni oggetti in vetro e mosaici, realizzati con tessere di vetro colorato, sono stati trovati in abbondanza e testimoniano l’alto livello artigianale.

Attività commerciali e servizi

Pompei, come altre città romane, aveva una vivace attività commerciale. L’economia cittadina si basava principalmente sul commercio di prodotti locali, ma anche su quelli importati da altre regioni dell’Impero.

  • Mercanti e venditori: I mercanti erano fondamentali per il commercio di beni come spezie, grano, vino e olio d’oliva. Le botteghe di Pompei erano spesso fornite di vetrine e scaffali che mostravano in bella vista i prodotti in vendita, come si può osservare nella famosa “Bottega dei Lupanari”, dove venivano venduti oggetti di uso quotidiano.
  • Taverne e ristoranti: La città era anche ricca di taverne e luoghi di ristoro. I “thermopolia”, locali che servivano cibi caldi e bevande, erano diffusi e frequenti, luoghi di incontro per i cittadini che non avevano una cucina in casa. Le decorazioni murali di alcuni di questi locali mostrano scene di vita quotidiana e cibi serviti.
  • Abbigliamento e sartoria: I sarti erano molto richiesti per la produzione di tuniche, mantelli e vestiario di ogni tipo. Molti resti di abiti sono stati rinvenuti in buono stato, spesso accompagnati da attrezzi specifici per la sartoria, come aghi, fili e tessuti.

Settore pubblico e professioni liberali

Pompei non era solo una città di artigiani e commercianti, ma anche di persone che esercitavano mestieri legati all’amministrazione e alla vita pubblica.

  • Notai e scribi: La scrittura aveva un ruolo fondamentale nell’amministrazione dell’Impero Romano. Gli scribi e i notai redigevano contratti, testamenti e atti ufficiali. Numerose iscrizioni su pietra, ceramica e marmo testimoniano il lavoro degli scribi nella registrazione degli eventi legali e pubblici.
  • Medici e guaritori: Anche se la medicina romana non era così avanzata come quella moderna, i medici e i guaritori avevano un ruolo importante nella società. Alcuni strumenti medici, come forbici, pinze e bisturi, sono stati ritrovati negli scavi, insieme a tombe che suggeriscono la presenza di una classe medica che si occupava della salute della popolazione.
  • Insegnanti e educatori: Pompei, come ogni grande città romana, ospitava anche scuole, seppur in maniera più informale rispetto agli standard moderni. Gli insegnanti erano spesso liberi professionisti che impartivano lezioni di grammatica, retorica, matematica e filosofia.

Le donne e il lavoro

Le donne a Pompei avevano ruoli distinti a seconda della classe sociale e delle circostanze familiari. Molte erano occupate nelle faccende domestiche, ma alcune svolgevano anche attività economiche e lavorative. Alcune donne erano coinvolte nell’industria tessile, nella gestione di negozi o nell’attività di ristorazione, specialmente quelle che appartenevano a classi sociali più elevate o che avevano una certa indipendenza economica.

E’ innegabile pertanto che i mestieri nell’Antica Pompei riflettono una società complessa e vivace, dove diverse professioni contribuivano al benessere e alla prosperità della città. Artigiani, commercianti, professionisti e lavoratori manuali componevano una rete economica che permetteva a Pompei di essere una delle città più importanti dell’Impero Romano. Grazie agli scavi, oggi possiamo ancora immaginare l’operosità e la quotidianità di questa civiltà antica, che si fermò bruscamente con l’eruzione del Vesuvio, ma che continua a parlare attraverso i suoi resti e la sua storia.