La tammurriata, il ballo popolare campano ed in particolare delle terre alle falde del Vesuvio, fa parte della famiglia della tarantella meridionale. Segue il ritmo del tamburo e affonda le sue radici in epoca assai antica.
Una danza generatasi da una lunga tradizione e che fa del suo fortissimo e indissolubile legame con la terra e con il mondo contadino il suo “marchio di fabbrica”. Ancora oggi attrae con il suono ipnotico ed incalzante della tammorra e della castagnelle, un vasto e variegato pubblico di ogni età.
Ascoltare le sue sonorità è come praticamente esser guidati da un richiamo irresistibile verso la Madre Terra. Si assiste, rimanendone inevitabilmente pervasi, ad una danza che nasce dalla gestualità contadina nel lavoro dei campi, come il movimento del setaccio del grano da cui deriva uno dei gesti tipici “do ball’ ngopp ‘o tambur”.
Le origini e la tradizione della danza della tammurriata risalgono all’epoca greco-romana, ai riti dionisiaci. In tale epoca la danza e la musica erano considerate l’anima del popolo e in un certo senso lo specchio della realtà.
Con l’ imperatore Augusto queste danze da pagane sono diventate cristiane e questa traslazione dal “profano” al “sacro” si è reiterata nel corso della storia. Si pensi ai “Fujenti” della Madonna dell’Arco nei pressi di Sant’Anastasia. Nei secoli addietro quella che veniva portata in processione era la Madre Terra, successivamente la Madonna, tradizione che si ripete ogni anno il Lunedi in Albis.
In Campania assistiamo a differenti “declinazioni” di questa antica danza e musica: “Madonna dell’ Arco, Madonna di Montevergine, Madonna delle Galline, Madonna a Castello, Madonna dei Bagni, Madonna Avvocata, Madonna di Briano…sono le sette sorelle in onore delle quali le diverse tammurriate campane vengono tradizionalmente eseguite. Esse di fatto interessano varie zone, ossia: l’agro nocerino-sarnese, la costiera amalfitana, l’agro casertano, l’avellinese e alle falde del Vesuvio, principalmente il Sommese.
Le varianti da un territorio all’altro non si identificano solo nella gestualità e nelle posture del ballo, ma anche anche nel diverso messaggio da trasmettere: danza di corteggiamento, danza di stile “ludico” e danza di combattimento.
Ma se differenti sono gli stili e le muse ispiratrici che contraddistinguono la tammurriata nei diversi territori, univoche sono le sensazioni e le emozioni che questa evoca nell’animo di chi l’ascolta, cioè evocazione delle tradizioni e spirito di appartenenza alla propria terra.