Le terre vesuviane si presentano come un “concentrato” di cultura, storia ed eccellenze a vari livelli.
Nel novero delle eccellenze si possono considerare alcuni tra i maggiori operatori ed aziende in genere del settore florovivaistico.
Parliamo di un settore che alle falde del Vesuvio ed in altre aree campane si presenta caratterizzato da una struttura produttiva miglioratasi ed evolutasi nel corso del tempo, sia dal punto di vista tecnologico sia come tipologie di realtà aziendali.
L’ alto numero di aziende che ivi operano, hanno contribuito alla strutturazione di un’offerta completa e diversificata. Le produzioni riguardano fiori recisi, foglie, fronde fiorite, fronde verdi, fronde con bacche, rami nudi a bacche e rami fioriti.
Tutti doni della natura con delle caratteristiche che che solo il sole che bacia la nostra terra puo’ conferire.
Corolle mai viste altrove, petali più forti e resistenti, colori dai toni unici e più vivaci, profumi unici e tenui, addirittura aromatici, anche alla vaniglia…e poi loro, le rose, ce ne sono di ogni tipo, volendo anche con poche spine, «perché senza, non potrebbmmo chiamarle rose».
L’ area interessata ha portato la Campania a collocarsi tra le prime regioni nel dedicarsi alla coltivazione di specie florovivaistiche, posizionando le nostre colorite produzioni tra le migliori a livello nazionale.
I dati indicano chiaramente che ci troviamo innanzi ad un settore fortemente in crescita, basti pensare che le eccellenze floricole vesuviane e campane hanno raggiunto i seguenti primati:
– 1° posto a livello nazionale per produzione di fiori recisi (24%): primato cosi’ ripartito rose (36%), garofani (15%), gerbere (9%) e crisantemi (8%);
– 1° posto nel Sud Italia per produzione di piante (45%), mentre a livello nazionale si registra un 5° (9%);
– 2° posto a livello nazionale per produzione di piante da foglia (21%);
– 1° posto nel Sud Italia per produzione di fronde e foglie (61%).
Ma quali sono precisamente le aree che hanno contribuito a raggiungere tali eccellenti risultati?
Si possono identificare 5 macro aree:
AREA FLEGREA: nella quale le principali produzioni riguardano piante in vaso da esterno
AREA COSTA VESUVIANA: dove si producono principalmente il garofano, la gerbera, il crisantemo e l’anthurium
AREA STABIESE-POMPEIANA: famosa per la produzione di garofano, rose, gladiolo, lilium e bulbose minori (tra cui l’anemone, l’ iris e l’ agapanthus, );
AGRO NOCERINO-SARNESE: nota per la produzione del garofano, gladiolo, iris e verde ornamentale;
AREA DELLA PIANA DEL SELE: dove si produce principalmente la rosa, il crisantemo, il lilium e piante in vaso di ogni genere.
Insomma l’area vesuviana nello sviluppo di questo settore sembra recitare il ruolo di protagonista. E’ sui suoi terreni, infatti, che negli ultimi anni si sono innestate le nuove varietà di fiori che hanno letteralmente invaso i mercati. Stiamo parlando delle Alstroemerie del Vesuvio, piante a radice tuberosa dai fiori spettacolari coltivata alla falde del vulcano che assomigliano tanto alle orchidee. Non da meno e’ la Gerbera turrita, che già nel nome richiama la terra nella quale è coltivata, ossia Torre del Greco, non a caso nota come “citta’ dei fiori” e del corallo