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“O guarracino”, il brutto anatroccolo del mare vesuviano

Il mare vesuviano ospita svariate specie di pesci alcuni dei quali per la loro diffusione sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo delle genti che abitano alle falde del vulcano del vulcano. Tra questi al primo posto senza ombra di dubbio troviamo lui, o’ Guarracino!

O’ Guarracino in dialetto, Chromis chromis nel suo nome scientifico, Castagnola in italiano, è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia marina Pomacentridae.
Questa specie popola i fondali rocciosi a basso pescaggio, tipici della costa vesuviana, nei quali vive in banchi sparsi e numerosi, praticamente ben visibile a mezz’acqua.

Ed è proprio questa sua facile visibilità a rendere il Guarracino conosciutissimo non solo dai pescatori ma anche da coloro che semplicemente amano il mare e sono soliti passeggiare in pieno relax sulle banchine dei porti di Torre del Greco, Portici, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

Altro elemento che fanno del Guarracino il pesce piu’ famoso dei nostri porti turistici è il fatto che esso non possa esser definito proprio un “campione di bellezza”…anzi!
Dai colori scuri, con corpo ovale, schiacciato, bocca piccola ed occhi grandi ha proprio un’aria alquanto inquietante e spesso rappresenta un elemento di disturbo per coloro che si dedicano alla pesca dalle banchine dei porti, perché abbocca facilmente agli ami destinati a pesci ben più pregiati.

fonte web

Ciò che a molti è poco noto è il fatto che il Guarracino sia stato sempre celebre fin dai tempi passati.

Addirittura è il protagonista indiscusso di una celebre canzone napoletana basata sul ritmo di una tarantella della fine del ‘700, frutto di autore ignoto e dal titolo per l’ appunto “Lo Guarracino”.

In questa antica canzone si racconta, attraverso un eccellente processo di personificazione, di una vicenda di liti e amori tra pesci. Il guarracino infatti si innamora della sardella, ex fidanzata dell’alletterato.
Quest’ultimo, grazie ad una soffiata della patella (malalingua e attaccabrighe), viene a conoscenza del nuovo amore scatenando così una rissa tra fazioni di pesci avverse.

L’accesa discussione prende decisamente una brutta piega, infatti tutti i pesci del vicinato se ne danno di santa ragione senza esclusione di colpi.

Il brano non ha un epilogo compiuto, perché al cantante manca decisamente nel raccontare quei concitati momenti, ragion per cui invita gli uditori a lasciargli una piccola mancia per potersi ristorare con una bella bevuta alla salute dei presenti.

Tra le più celebri interpretazioni del brano O’ Guarracuno vi e’ senza dubbio alcuno quella del grande Roberto Murolo.

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