Incontriamo Adriana Capizzano di pomeriggio nella sua Torre Annunziata. L’inizio della chiacchierata con l’artista oplontina ci chiarisce subito una cosa: Adriana è autenticamente vesuviana perché è un vulcano di idee e di vitalità e perché visceralmente legata a questa terra.
Questo concetto è chiaro quando parla del suo percorso formativo “ho studiato a Milano, anche perché convinta che stare nella città italiana probabilmente più europea e dinamica mi aprisse un ventaglio di possibilità molto ampio. In parte è così ma, dopo aver iniziato ad esprimere la mia creatività in settori come quello della scenografia, ho capito che solo la mia terra, il mio mare e la particolare veduta del Vesuvio dalla mia Torre Annunziata mi avrebbero consentito di esprimere la mia vera natura creativa”
E quindi sei tornata.
“Orgogliosa di averlo fatto e di aver cominciato a lavorare nel mondo della scuola. Non è stato semplice ma sono convinta della mia scelta“
Intanto inizi a dipingere.
“Si. La mia arte nasce come bisogno di esprimere un mondo interiore, far emergere la mia natura. Dipingere significa per me lasciare che un mondo onirico, il mio mondo onirico, prenda vita sulla tela. Il sogno è una dimensione importante della mia arte”
Il sogno è anche un tema spesso ricorrente nell’opera di diversi maestri dell’arte contemporanea. C è qualche artista che ti ha ispirato?
“In realtà il mio processo creativo nasce senza uno o più riferimenti specifici ma, allo stesso tempo, gli artisti che amo e che con la loro arte mi hanno fatto innamorare, entrano in qualche modo nelle mie tele in modo spontaneo, naturale.“
Spesso le tue creazioni scaturiscono da performance in cui pittura e musica interagiscono.
“Amo la musica in tutte le sue espressioni, amo la danza, ed amo lasciarmi trasportare da esse nel momento creativo. Trovo che si crei un intreccio particolare e che le mie tele riescano ad esprimere qualcosa di magico, a penetrare ancor più la dimensione onirica.“
Le tue tele rappresentano sovente la donna vista da tanti punti di vista e nei suoi molteplici aspetti.
“È vero. La donna entra in modo importante nella mia arte. É una donna sognante, intensa, che non ha paura di esprimere il proprio io. Qualche volta le donne che dipingo hanno un po’ di me nei risvolti delle pennellate, ma ancora spesso cerco di estraniarmi dal mio essere per cogliere una gamma di aspetti molto più ampia e complessa“
Nella tua vita l’arte convive con il tuo lavoro a scuola. Riesci a portare il tuo amore per l’arte anche nella scuola tra i giovanissimi?
“Spendo tutta me stessa per fare in modo che i ragazzi comprendano il valore dell’arte e più in generale l’importanza di trovare il proprio, personale modo di esprimere le emozioni, le paure, anche la rabbia. E trovo che l’arte, in tutte le sue forme, sia un mezzo potentissimo per farlo. Oltre a questo, nella scuola, cerco di utilizzare l’arte come mezzo per sensibilizzare i giovani e le persone al tema ambientale. Ho messo in campo diversi progetti su questo tema e altri ne ho in cantiere perché ritengo che, ora più che mai, bisogna che tutti ci carichiamo di responsabilità verso l’ambiente. E partire dalla scuola è fondamentale, io ci credo e sono convinta che sia la strada maestra per migliorare la nostra terra.“
Quali sono i punti di forza e le difficoltà maggiori nel proporre queste tematiche nella scuola?
“Il punto di forza è sicuramente la vitalità dei giovani e lo scambio che si riesce ad instaurare con loro. Le difficoltà sono spesso legate alle risorse ed alle strutture anche se, insieme alle tante persone che lavorano con me nella scuola, spesso si riesce a superarle e questo è un grande motivo d’orgoglio!“
Qual è il tuo sogno nel cassetto, oggi?
“Senza mezzi termini: io sogno che la mia arte venga sempre più apprezzata e riconosciuta! E sogno che essa possa essere un mezzo per far comprendere a tanti l’importanza di esprimere la propria personalità, di trovare un modo, il proprio modo per farlo.“
Ringraziamo Adriana Capizzano per averci aperto una finestra sul proprio mondo creativo, sulla dimensione unica della propria arte e del suo impegno nella scuola. Un’eccellenza vesuviana vera e propria, ambasciatrice di una città come Torre Annunziata, complessa e ricca di talenti e cultura
(foto dal sito http://www.adrianacapizzano.com)