MIGLIO D'OROTORRE DEL GRECOVESUVIANO

Chiesa della SS Assunta a Torre del Greco

La città di Torre del Greco a causa della sua vicinanza geografica al versante sud del Vesuvio, nel corso della sua storia ha subito distruzioni e devastazione causate da eventi sismici, eruzioni laviche e fangose.
La chiesa della SS Assunta di Torre del Greco rappresenta decisamente uno dei simboli di questo processo di distruzione e rinascita, elemento  comune nella città torrese dal motto “post fata resurgo”.

Il complesso di cui faceva parte la chiesa della SS Assunta edificato nel XVI secolo, venne quasi completamente distrutto in occasione dell’eruzione datata 1794. Quasi duecento anni dopo quelle antiche aree ipogee furono documentate grazie al Gruppo Archeologico Novi oggi noto anche come Percorsi di Lava, il quale attraverso cunicoli scoperti tra il 1975 e il 1976, individuarono quelle che costituivano tracce importanti di edifici antichi dell’antico centro storico  e anche di una strada.

SS Assunta torre del greco

La storia di questa suggestiva chiesa è legata a quella di una Congrega, ovviamente parliamo della Congrega dell’Assunta.

Questa Congrega, nata per volontà di un padre gesuita Francesco Pavone, ebbe come primo luogo di ritrovo non una chiesa, ma una casa privata adibita poi ad oratorio.
Della stessa Congrega nel 1780 fu Padre Sprituale San Vincenzo Romano, parroco santo della città, che nella stessa chiesa ricevette la prima comunione.
Ben poco si può  dire riguardo alla struttura interna dell’oratorio fino al 1749, anno nel quale fu abbattuto per edificare una chiesa più ampia con annesso nuovo oratorio.
La parete muraria situata al centro presentava una nicchia, mentre su una delle pareti laterali era presente un’apertura, molto probabilmente un finestrone murato.
Senza dubbio il locale risultava esser troppo stretto e limitato per poter contenere il sempre crescente numero di confratelli e fu così che si decise di costruire dei nuovi locali più larghi ed idonei nel 1749.

L’elevazione della nuova struttura fu avviata facendo arrivare terra benedetta del cimitero S. Felice di Nola ad accomodo delle sepolture. Il nostro sacro edificio con annesso oratorio si presentava con unica navata suddivisa in quattro spazi per le sepolture e con volta a botte, mentre l’ altare centrale tipico dell’arte barocca era a marmi policromi.
La struttura era rivolta ad oriente e presentava quindici gradini dislocati a sinistra e a destra dell’entrata della chiesa ed era posta ad un livello più elevato della precedente mentre parte dei  vecchi locali furono invece usati come ossari.
La nuova struttura, inaugurata nello stesso anno 1749, presentava due altari: il maggiore era sormontato dalla statua lignea della Madonna, l’altro era dedicato a S. Placido martire di cui recava una sua raffigurazione.
Vi erano inoltre le quattro fosse comuni dove si usava seppellire i congregati, i cui resti, dopo un periodo di inumazione, venivano posti nell’ossario posto al di sotto in una botola.
Sulle fosse comuni erano posizionate due lapidi marmoree provenienti dall’antico oratorio, ad oggi sparite.

SS Assunta torre del greco

Ad impreziosire il sacro luogo vi era la statua della Madonna risalente a data antecedente il 1742, che ancora oggi ha nel petto una particella del velo di Maria Santissima, autenticata da Monsignor Domenico Ventapane.
Nella chiesa erano conservate varie reliquie tra le quali si ricordano quelle di San Placido, San Celestino, San Pio, San Donato, San Maglio ed altri ancora

Ma come si presenta oggi la Chiesa della SS Assunta di Torre del Greco?

Come già detto, nel 1979 il Gruppo Archeologico Torrese (G.A.T.), si occupò dei lavori di riqualificazione del complesso sotterraneo situato sotto all’attuale chiesa e grazie a questo interessamento l’antico sito fu riaperto al pubblico nel novembre dello stesso anno.

Purtroppo nel novembre del 1980, il terribile terremoto dell’Irpinia raggiunse anche l’area vesuviana, apportando diversi danni a molti edifici, tra cui anche la chiesa della SS Assunta di Torre del Greco. A seguito di questo infausto evento il sacro edificio fu chiuso a causa dei danni subiti.

Nella primavera del 1989, grazie ad un primo stanziamento di fondi per la ricostruzione, furono avviati i lavori di restauro sotto la direzione dell’ingegnere Taglialatela.
La chiesa dopo il certosino lavoro di restauro tornò a risplendere, i rilievi settecenteschi ammirabili negli altari in marmo e gli eleganti stucchi delle volte ritornarono accessibili allo sguardo dei fedeli e del popolo tutto.

Il trono della Madonna posto sull’altare centrale fu impreziosito da una cornice costituita da una facciata di stucco adornata da festoni floreali con al centro la nicchia della Vergine.
Il 23 giugno del 1990 rappresenta una data da ricordare per i fedeli torresi: la chiesa fu riaperta per la prima volta dopo il sisma al culto con grande partecipazione di fedeli ed autorità cittadine, mentre il 15 agosto dello stesso anno, in occasione di una solenne e suggestiva processione, la statua della Vergine venne fatta sfilare per le vie della città. E’ ancora vivo il ricordo di quella moltitudine di credenti e non, intervenuta a tributare il suo devoto omaggio alla Madonna Assunta che in quella circostanza rappresentò il simbolo della rinascita della città.

Fu in quella occasione che nacque la consuetudine di portare in processione  la statua della Vergine, una tradizione che tuttora prosegue  con grande emozione per il popolo torrese molto legato a tali tradizioni religiose.

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